domenica 13 febbraio 2011

conto alla rovescia. Lettera aperta a E.

Mi piacerebbe scorrere col dito, bendata, e fermarmi in un punto della piantina...e vedere che da lì riparte tutto.
Cosa è cambiato da quella scelta che, credevo, fosse definitiva? Quella voce che mi indica sempre cosa fare perchè non parla e tace? Perchè ogni giorno di più ho la consapevolezza che mi sta stretto tutto questo, come se il 2011 fosse il 1998?
E' iniziato, ciò che stava maturando dentro di me da un bel po'...in effetti la voce parlava, ora me ne accorgo, ma adesso che ne ho più bisogno per sapere se devo rimescolare le carte o abbassarne semplicemente qualcuna in più, tace.
Erano braci, tu sai a che mi riferisco, per 5 anni sono state lì, alimentate dalle crisi, dai periodi che, puntuali, arrivavano...ora inizia a non essere un periodo, ma uno stile di vita e quelle braci sono divenute un "piccolo" fuocherello...3 anni fa mi dicesti di raggiungerti, e non potevo; la motivazione la sai! Ora nonostante quella, nonostante quell'amore tutto mi inizia a soffocare.
Non c' è più tempo per riflettere, per imparare la calma ed i ritmi lenti, perchè mi stringono anche quelli...è il momento di agire.Di cambiare. Di addormentarsi una notte e risvegliarsi al mattino con la libertà di rifare e ricostruire tutto.E rincominciare. Da capo, tutto. Sta affiorando anche l' incertezza,i dubbi, il "dove, come e quando", ma ciò che ho sempre amato in me, era che ad ogni domanda, prima o poi, c'è una risposta che magari affiorerà nel posto nuovo. E non sono problemi che ho, perchè sono così fortunata che io non so nemmeno cosa siano i problemi. E' che come dicemmo spesso nel ns. passato..."...Se i tempi non chiedono la tua parte migliore inventa altri tempi"(Stefano Benni).
Credo che sia partito il conto alla rovescia, il meccanismo ha iniziato ad ingranare...di qui in avanti ci sarà la ricerca di altro...e se il destino mi darà ragione, non credo che questa città sarà la "mia" ancora a lungo.
M.M.O.M.

giovedì 10 febbraio 2011

domande

Com'è brutto quando una persona ti delude.
Una persona a cui sei legato ancora di più, ogni tanto sembra che l'amore che si prova per gli "individui" arroghi a loro il diritto di ferirti quando ne hanno più voglia, senza ragionare nè pensare...tanto poi c'è un chiarimento, un eventuale perdono che fa superare tutto.
Ancor più orrendo poi, quando vieni a conoscenza delle cose non dai diretti interessati...e rimani lì, attonita e basita da tutto...da chi non si fa i fatti propri, da chi parla senza ragionare, da chi sa di essere in torto e prova a far l'indifferente e mente....ma tutta questa onestà e sincerità che molti proclamano, trova la sua fine nell'egoismo e nel mero benessere personale? In pratica la frase più ricorrente risulta essere: "finchè sto bene io, poi ti spiegherò..."? La nostra presunzione porta davvero a credere di poter fare qualsiasi cosa ed avere qualsiasi atteggiamento, senza pensare alle conseguenze. E siamo davvero così convinti di poter sempre mettere le cose in ordine? Fino a che punto l'egoismo è salutare e non invece un nemico assoluto.
Bhè...di mio almeno una risposta ai post estivi precedenti l' ho trovata...ma la espleto con 1 domanda ulteriore, che rimanda alla foto sopra esposta: "...ma non sarà che mi sono semplicemente rotta le scatole di coloro che prendono e pensano sempre "dopo" a dare???
...sì sì...es claro che sì! :-)